giovedì 19 aprile 2007

Zuppa di zucca

Ecco un'altra ricetta della nonna. E' una ricetta semplice, ma quest'inverno l'abbiamo preparata spesso e la zucca è diventata una presenza costante nel nostro superfrigo!

INGREDIENTI (per 2/3 persone):

5/6 pezzettoni di zucca (quanto sono precisa... però l'ho già detto, per le ricette della nonna è vietatissimo usare la bilancia!)
una patata
sedano
pasta corta
timo per i palati più delicati (come il mio) - peperoncino per quelli più piccanti (come quello di LittleDrag)

Far bollire la zucca, una patata e del sedano in acqua salata. Togliere le verdure, metterle in un piatto e schiacciarle con la forchetta, in modo da ottenere una polpa. Rimettere la polpa nell'acqua e portare a ebollizione. Buttare la pasta (circa 50 grammi a testa) e cuocerla secondo i tempi indicati. Versare nei piatti, aggiungere una goccia d'olio e un pizzico di timo, o una spolverata di peperoncino (che come direbbe LittleDrag, fa bene al cuore!).

lunedì 16 aprile 2007

Cheesecake al limone "all'Adriana"

Ed ecco la prima ricetta della categoria "amici buongustai". Incredibile, la prima ad aver aderito all'iniziativa è l'Adri, che ieri era a Londra, l'altro ieri in Sudafrica, e oggi in quel di Bergamo a scrivere ricette per il nostro blog! Grazie!

La sua ricetta è la Cheesecake al Limone, che a quanto pare ha imparato ad apprezzare in terra inglese. Io inizio a postarla, poi ovviamente verremo invitati a casa sua per l'assaggio, vero?


INGREDIENTI per una torta piccola:

250 gr ricotta, 250 formaggio filadelfia, 90 gr zucchero, 2 uova, 250 gr biscotti digestivi (io ho usato i Turco della Galbusera, perfetti!), 150 gr burro, il succo di un limone.

nota prima di iniziare: l'ideale sarebbe avere una di quelle teglie in cui la base si può staccare, altrimenti usare la carta da forno come "fodera", altrimenti rischiate di non riuscire più a togliere la torta!

per la base: tritare i biscotti nel mixer (o con il mattarello). Non devono essere però completamente sbriciolati, ma piuttosto a pezzettini piccoli. Amalgamare il burro ai biscotti e versare sul fondo della teglia, appiattendo il tutto con un cucchiaio. La base non dovrebbe essere molto alta (anche meno di 1 cm). Mettere in frigo per mezz'ora.

per la crema: sbattere leggermente le uova (albume e tuorlo), aggiungere ricotta, filadelfia, zucchero, il succo di limone, e sbattere con la frusta finchè la crema non assume una consistenza uniforme.
Versare la crema sulla base e infornare in forno preriscaldato a circa 180 gradi per almeno 45 minuti. La torta è pronta quando la superficie assume un color giallo dorato.

Gli esperti della cheescake dicono che per la prima mezz'ora il forno non va mai aperto, altrimenti la torta si crepa. Io il forno non l'ho aperto, ma le crepe si sono formate lo stesso. Allora, per migliorarne l'aspetto, ho montato qualche albume (4) con un cucchiaio di zucchero, ho tolto la torta dal forno dopo circa 30 min, e ho terminato la cottura (altri 15/20 min) con quest'aggiunta (una specie di meringa), che dà anche più volume alla torta, che non lievitando, rischia di rimanere un pò bassa. Gli albumi non vanno spalmati in modo uniforme, io li ho distribuiti sulla torta a cucchiaiate, un pò selvaggiamente (ho riportato le parole testuali :P).

variante: raddoppiate le dosi della crema per una torta più alta e sostanziosa.

come si serve: fredda di frigorifero. E' deliziosa anche con le fragole o i frutti di bosco. In questo caso evitate la meringa, e una volta tolta la torta dal forno e fatta raffreddare, versate sulla superficie dello sciroppo di fragole o frutti di bosco + frutta fresca. Il top del top? Uno spruzzo di panna montata!

Alla faccia della dieta (aggiungo io!)

Brava Adri!

sabato 14 aprile 2007

Pasta e ceci

Della pasta e ceci se ne è parlato in ogni salsa e ognuno ha il suo modo di farla. I romani, forse, sono quelli che la apprezzano di più (infatti alcune ricette vanno sotto il nome di "Pasta e ceci alla romana").
Da una di queste ricette ho tratto ispirazione e l'ho combinata con le mie tradizioni locali ("Lagane e ceci".. ovviamente italianizzando il dialetto).
Le "lagane" sono una sorta di fettuccine molto larghe e abbastanza alte e vanno fatte a mano (se no che tradizione è!).
Per darvi un'idea vi posto questa immagine (in realtà è un po' più sottile)
Per la pasta fatta in casa ci stiamo attrezzando e quindi non vi dirò come si fanno, almeno fino a quando non avremo imparato :)
Per questa ricetta abbiamo invece utilizzato della pasta corta (mista), delle reginelle spezzate (vedi foto), gli spaghetti spezzati e un'altra volta i "Pici" toscani.
Ma veniamo a noi....

Tempo di preparazione: 45 min
Costo indicativo: max 10 euro

Ingredienti (4 persone):
350 gr di pasta
250/300 gr di ceci (secchi da mettere in acqua fredda per una notte)
150 gr di pancetta affumicata
200 gr di pomodori pelati
sale q.b.
peperoncino (abbondate... fa bene.. a differenza del pepe)
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
1 aglio

Preparazione:Per prima cosa prendiamo i ceci, lasciati a mollo per una notte in acqua fredda, e li facciamo bollire (mi raccomando non usare l'acqua per la bollitura molto fredda altrimenti il salto di temperatura elevato rispetto all'acqua dell'ammollo farà sì che non cuociano più).
Per essere sicuri che siano cotti assaggiamo, diciamo dopo una ventina di minuti, e li scoliamo abbastanza al dente; finiranno la cottura insieme alla pasta. Ricordatevi di farli bollire insieme al rametto di rosmarino e lo spicchio di aglio che dopo andremo ad eliminare.
In una casseruola facciamo abbrustolire leggermente la pancetta con il peperoncino e aggiungiamo i pomodori pelati e i ceci con un po' d'acqua (c'è chi a questo punto passa al setaccio una metà dei ceci e l'altra la lascia intera, io preferisco lasciarli tutti interi).
Correggiamo eventualmente di sale e portiamo all'ebollizione.
Siamo pronti per aggiungere la pasta e farla cuocere insieme ai ceci.
E' fondamentale fare in modo che il contenuto della pentola sia liquido abbastanza per permettere la cottura della pasta, che assorbirà parte dell'acqua, ma non troppo da lasciare il piatto finale acquoso.
Ammetto la prima volta di avere abbondato con l'acqua..... ma per questo occorre farci la mano.... io ho trovato la mia misura in circa due bicchieri scarsi di acqua da aggiungere prima di portare all'ebollizione i ceci e il pomodoro.
La prima volta abbiamo usato una pasta corta mista, la seconda le reginelle spezzate e la terza i pici, sempre spezzati. Mentre per le prime due tipologie la cottura indicata sulla confezione della pasta è stata sufficiente, aumentando magari di un paio di minuti, per i pici, che avevano il tempo di cottura sopra i 25 min, abbiamo sofferto un po' e sono stati necessari più di trenta minuti.
A cottura ultimata lasciamo riposare nel tegame la pasta per 2 o 3 minuti.
Una volta servita io aggiungo anche un filo di olio extra-vergine a crudo che ha sempre un suo perchè.

Buon appetito!!


mercoledì 11 aprile 2007

Cannelloni di MammaDrag

Ovviamente la prima volta che abbiamo assaggiato questo piatto è stato grazie a MammaDrag. Ancora mi ricordo che giorno era: il primo gennaio di due anni fa! Siamo rimasti folgorati.. buonissimi! Li abbiamo fatti e rifatti, e ogni volta ci sembrano più buoni. Li abbiamo fatti assaggiare praticamente a tutti.. agli amici, alla mia family, a quella di LittleDrag, e tutti hanno apprezzato (pare... :P)

Ecco la ricetta:

INGREDIENTI:

Per la pasta (per circa 10 crepes):
300 gr farina
1/2 litro d'acqua
4 uova
sale q.b.

Per il ripieno:
300 gr carne trita
300 gr mozzarella
300 gr ricotta
2 uova
sale q.b.
parmigiano
pomodori pelati
prezzemolo

Tempo di cottura: 20 minuti a 180°

Per fare le crepes
Unire tutti gli ingredienti e mescolare con una frusta fino a ottenere un composto liquido omogeneo. Prendendo come unità di misura una tazzina da caffè, versare l'impasto in un padellino antiaderente (piccolo) e cuocere 1-2 minuti per lato. Otterrete così una decina di crepes.


Ripieno
Preparare un soffritto con olio e cipolla e cuocere la carne trita. Una volta pronta, togliere dal fuoco e aggiungere 1 uovo, sale e prezzemolo.
In una ciotola amalgamare la ricotta con un uovo (anche 2) e un po' di parmigiano.
Tagliare la mozzarella a cubetti.

A questo punto possiamo riempire le crepes con, nell'ordine, la ricotta, la carne trita e la mozzarella e arrotolarle in modo che abbiamo la forma di cannelloni.
Preparare un sugo con i pelati, sale, olio, basilico.
Spargere un po' di sugo nella teglia, posizionare i cannelloni e ricoprire con il resto del sugo e del parmigiano.


Infornare a 180° per 20 minuti.

In genere contiamo un paio di cannelloni a testa, quindi le dosi indicate sono per 4/5 persone.

Sbrisolona

La Sbrisolona (o anche Sbrisolina, Sbrisulusa o Sbrisulada) è un dolce del Nord Italia che per esattezza trae le sue origini nel mantovano. È una torta fatta con farina gialla e bianca e zucchero in parti uguali. Per questo in passato detta anche "torta delle tre tazze". La ricetta risale a prima del '600 quando pare arrivò anche alla corte dei Gonzaga. Ciò che rende unica la Sbrisolona è la capacità di sbriciolarsi. In Veneto viene comunemente chiamata "rosegotta".
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Sbrisolona"

La Torta Sbrisolosa è un dolce di antichissima tradizione, tipico della pianura lombarda e più precisamente della provincia di Cremona, che veniva preparato dalle massaie, fin dal 1500, per i giorni di festa. Viene prodotto nel rispetto della ricetta originaria con ingredienti genuini e naturali, che gli conferiscono un sapore caratteristico ed esclusivo.

Ma allora la Sbrisolona Sbrisolosa dov'è nata??? Va beh, io nel dubbio, da brava "cremonese", ho imparato a farla :)
La ricetta me l'ha data la mia amica Liz (la "reginetta dei dolci"), quindi la fonte è più che affidabile. Fra l'altro ho ricevuto l'approvazione e i complimenti pure dai nonni, due cremonesi DOC, e quindi....

INGREDIENTI:

2 hg farina gialla fioretto (quella per fare la polenta, tanto per intenderci)
2 hg farina bianca
2 hg burro
150 gr. zucchero
due uova
1 hg mandorle sgusciate
1 hg nocciole sgusciate

Cottura: 40/50 minuti a 180°

Lavorare la farina gialla col burro; aggiungere tutti gli altri ingredienti, poi metà delle mandorle e delle nocciole a pezzettoni. Mettere in una teglia larga, a cucchiaiate (l'impasto ottenuto infatti non sarà omogeneo, ma piuttosto "un insieme di grumi"), poi spargere un po' la pasta con il cucchiaio per evitare che rimangano degli spazi vuoti, ma senza lisciarla troppo. Mettere sopra le altre mandorle e nocciole, cuocere in forno a 180gradi per 40/50 minuti finchè la torta non assume un colore scuro.

Ovviamente la torta non va tagliata a fette (altrimenti si sbriciola) ma a pezzettoni, facendo pressione con la punta di un coltello, ad esempio. A me piace tantissimo calda, quindi la metto un secondo in microonde prima di servirla (ma proprio UN secondo, altrimenti diventa un mattone!)

BUON APPETITO!!!



INGREDIENTS: 2 hg maize flour - 2 hg white flour - 2 hg butter - 150 g sugar - 2 eggs - 1 hg shelled almonds (cut into pieces) - 1 hg shelled nuts (cut into pieces). Mix maize flour and butter together, then add all the other ingredients, half almonds and half nuts. Put the mixture with a spoon in a cake tin and level the top (but not too much!). Cover with the remaining almonds and nuts. Heat oven to 180° C and bake 40 to 50 minutes. Don’t cut the cake into slices but into irregular pieces! Help yourself!

Torta di Mele Speciale

Se LittleDrag non trova il tempo di pubblicare le sue ricettine, qua va a finire che monopolizzo il blog!
Scrivo la ricetta di una torta di mele buonissima, che mi ha insegnato la sorella di LittleDrag. E' davvero buonissima, è soffice e leggera, ed è senza burro! Una volta l'ho cotta nel forno a legna che LittleDrag ha nella sua casetta di Montella ed è venuta ancora più buona... che fame, ora mi tocca scendere a comprare una brioches!

INGREDIENTI:

150g zucchero
150g farina
5 uova
1 bustina di lievito
Mele dolci gialle non farinose (è un po' problematico stabilire il numero, dipende dalla grandezza delle mele. Diciamo 2/3 da tagliare a cubetti e unire all'impasto e 1/2 da tagliare a fettine che andranno a formare uno strato sopra l'impasto)

Cottura: 45 minuti a 170°

Sbattere bene i 5 tuorli con lo zucchero e poi aggiungere la farina. Tagliare le mele a cubetti, io per regolarmi sulla quantità metto i cubetti di mela in una fondina finchè il piatto è colmo (ma proprio colmo!)
Montare a neve gli albumi. Unire all'impasto le mele a cubetti, il lievito e poi gli albumi montati a neve. Una volta aggiunti gli albumi, non mescolare troppo, solo un po' muovendo il cucchiaio dal basso verso l'alto.
Mettere l'impasto ottenuto (che deve avere un aspetto omogeneo) in una teglia con della carta da forno e ricoprirlo con uno strato di mele tagliate a fettine sottili.
A questo punto infornare e, quando la torta sarà cotta e si sarà raffreddata, spolverare con un po' di zucchero a velo (facoltativo).

La torta è buonissima sia calda che fredda. Se la servite calda potete accostarci della panna montata o del gelato alla crema.

Solitamente lo sbaglio che si può fare con questa torta è che risulti troppo "umida" (a causa del liquido rilasciato dalle mele). L'unico modo per evitare questo problema credo sia non esagerare con le mele e fare in modo che la torta sia ben cotta.


INGREDIENTS: 150g sugar - 150g flour - 5 eggs - 1 teaspoon baking soda - approx. 5 medium, peeled tart apples. Beat yolks with sugar, add flour, baking soda and 2/3 chopped apples. Then beat the egg whites until stiff and add them to the mixture. Stir just until the ingredients are blended into a relatively smooth batter. Put the mixture in a cake tin and cover with 1/2 sliced apples. Heat oven to 170° C and bake approx. 45 minutes. Serve warm with whipped cream or ice cream.

martedì 10 aprile 2007

Minestra di riso e porri

Dato che la mia collega Sara mi ha appena detto che a casa ha una quantità smisurata di porri che deve smaltire in qualche modo, e mi ha chiesto la ricetta della minestra con riso e porri, ho deciso di pubblicarla così l'avrà sempre a disposizione!

Ultimamente sono andata a trovare i nonnini a Cremona e la nonna mi ha rifilato un sacchetto colmo di porri dell'orto del nonno. Ora, a me piacciono i porri, però sinceramente non sapevo proprio come smaltire tutti quei porri in tempi brevi, e così la nonna mi ha detto che lei cucina spesso questa gustosa minestra che andrò a spiegarvi.
E' semplice semplice, ma buona buona!

Come tutte le ricette della nonna (penso che ne pubblicherò parecchie :D) le dosi saranno un po' approssimative perchè di usare la bilancia non se ne parla neanche... e le spiegazioni in genere sono così: Metti un po' d'acqua, aggiungi un po' di riso, qualche cucchiaio di pomodoro... Nonna ma quanta acqua? Quanto riso? Quanti cucchiai? Ma non c'è niente da fare.... non se ne viene a capo...

Comunque, farò del mio meglio lo stesso!
INGREDIENTI:

Brodo vegetale
una patata
una carota
porri (se sono piccoli direi un porro a testa)
riso (un pugnetto x persona)
passata di pomodoro o pelati (la nonna usa la passata, io i pelati. Questo perchè con i pomodori dell'orto i nonni preparano la passata, mentre la mamma di LittleDrag i pelati :P)
se volete, mezzo dado
timo

Lavate e pelate la carota e la patata, tagliatele a pezzetti (piccoli). Lavate i porri e tagliateli a fettine piuttosto sottili. Mettete tutto in pentola con dell'acqua, ed eventualmente mezzo dado. Quando l'acqua bolle, aggiungere 2-3 cucchiai grandi colmi di pomodoro e il riso, e salare un po' (poco).
Mescolare ogni tanto e quando il riso è quasi cotto, aggiungere un po' di timo (questa è un'idea mia ma ci sta che è una meraviglia... devo dirlo alla nonna!)
Una volta che avrete versato la minestra nei piatti, potete aggiungere un filo d'olio d'oliva e una spolverata di parmigiano.

Ecco il risultato:



Le dosi indicate sono per 2/3 persone, se siete di più mettete 2 patate, 2 carote ecc.

Buon appetito!!!

giovedì 5 aprile 2007

Scones


Ecco la prima ricetta "dolce". Credo che sarò l'unica a postare ricette di dolci perchè LittleDrag non li prepara, e in realtà neanche li mangia. Va beh se ci sono non è che disdegna, ma comunque sono la MIA specialità (sia la preparazione che il consumo :P)

La prima ricetta è per preparare gli SCONES, quelle fantastiche pastine che in Inghilterra, ad esempio, si accompagnano al tè. In genere si tagliano a metà e si farciscono con burro e marmellata. A me piacciono moltissimo, sia perchè mi ricordano quell'atmosfera anglosassone che amo tanto sia perchè sono davvero buoni!

INGREDIENTI:

350gr farina
1 bustina di lievito
40-50gr zucchero
75gr margarina
1 uovo
latte q.b.
1 pizzico di sale
75gr uva sultanina

La preparazione è molto semplice.
Tagliate la margarina a pezzetti e unitela a farina, lievito e sale. Lavorate l'impasto con le mani. Unite l'uovo e lo zucchero amalgamando tutto con un cucchiaio di legno. Aggiungete l'uva sultanina e latte a sufficienza fino ad ottenere un impasto compatto. Quando l'impasto diventa troppo duro lavoratelo con le mani.
Alla fine otterrete una palla di impasto omogenea. Infarinatevi le mani e il piano di lavoro e create delle palline un po' "schiacciate", che posizionerete ben distanziate su della carta da forno per poi infornarle a 250° per 10-12 minuti (fino a quando non saranno ben dorate).

Di solito io ne preparo metà "plain" (senza uvetta) e metà con l'uva sultanina. Sono fantastici da mangiare a colazione, o per merenda :)
La mia ricetta proviene dall'Irlanda; sicuramente ci sono mille varianti e in ogni casa vengono preparati in modo diverso, comunque questa è la mia versione! E spero vi piaccia!

Oss-Buss

Ed ecco la ricetta dell'Ossobuco alla Milanese (l'Oss Buss!). LittleDrag ha voluto imparare questa ricetta come parte del nostro scambio culinario-culturale.. dopo essermi cimentata con i cannelloni della sua mamma e le lasagne con le polpettine, è stato deciso che Lui doveva apprendere l'arte dell'Ossobuco. Io mi occupo del risotto, e lui del resto :D

Il risotto dev'essere il tipico Risotto alla Milanese con lo zafferano, ma per riuscire ad alzarvi dalle sedia dopo averlo gustato insieme all'ossobuco, dovreste prepararlo leggero leggero. Quindi se potete, fate a meno anche del parmigiano finale.

Di solito cuciniamo questo piatto nelle fredde domeniche invernali, quando non c'è molto altro da fare. L'unico svantaggio è che la preparazione richiede abbastanza tempo e quindi scordatevi di dormire fino a mezzogiorno, almeno per questa volta! :)

Passo la parola a LittleDrag.

Costo stimato: 15 euro
Tempo di preparazione: 2h

INGREDIENTI (per 4 persone):
- 4 ossobuchi di vitello (belli alti, diciamo che di circa 2,5cm vanno bene)
- mezza cipolla
- mezza carota (opzionale, ma noi la consigliamo)
- burro
- olio
- 1 litro di brodo vegetale
- sale e pepe (bianco è meglio)
- concentrato di pomodoro

Per la GREMOLADA:
- una scorza di limone (biologico)
- un mazzetto di prezzemolo fresco
- tre alici dissalate e diliscate

PREPARAZIONE:
In una padella bassa e larga (preferibilmente non in acciaio ma in rame o alluminio, anche se noi abbiamo provato anche quella in acciaio andando contro le regole sacre dell'oss-buss) mettere burro e olio (sottolineo la "e") abbondanti e lasciar sciogliere. Aggiungere la cipolla e la carota precedentemente tagliate fini fini.
Una volta rosolate togliere carota e cipolle dalla padella e metterle temporaneamente in un piattino da tenere a portata di mano.


Infarinare gli ossobuchi dopo aver inciso con un coltellino la pellicola che li circonda in 3/4 punti. Poi metterli in padella e farli rosolare da entrambi i lati.


Aggiungiamo un bicchiere di vino bianco e lasciamo evaporare a fiamma alta.
Subito dopo saliamo e pepiamo a seconda delle proprie preferenze, aggiungiamo circa 3cm di concentrato di pomodoro e uniamo alla carne la cipolla e la carota.


A questo punto abbassiamo la fiamma al minimo, copriamo e lasciamo cuocere per circa 1h e 30min (ricordatevi di girare di tanto in tanto gli ossobuchi con una spatola in legno per non farli attaccare al fondo della pentola).
Di tanto in tanto aggiungiamo un cucchiaio di brodo (pochissimo mi raccomando).
Mentre i nostri ossobuchi cuociono prepariamo la gremolada che aggiungeremo verso la fine della cottura: vanno tritati molto finemente la scorza di limone, il prezzemolo e le alici e mescolati in modo da formare un specie di salsina verde/gialla omogenea.


A tre minuti dalla fine della cottura aggiungere la gremolada, mezzo mestolo di brodo e terminare la cottura.


Nel frattempo Tolletta ha preparato un buonissimo risotto e lo ha messo in un piatto largo a cui abbiamo accostato l'ossobuco cospargendolo con la salsina che si sarà formata sul fondo della padella.


Siamo pronti per gustare questa prelibatezza, accompagnandola con un bel vino rosso corposo... ed io, essendo di parte, ho aperto una delle mie bottiglie di vino rosso autoprodotto (grazie mamma!) fatto con uve di aglianico (85%) e sangiovese e merlot per il resto, e devo dire che si accosta proprio bene!

Se tutto è andato come previsto l'effetto finale che dovreste ottenere è il seguente:

Il vostro umore e la vostra autostima hanno avuto una discreta impennata e vi siete ripromessi che prima o poi dovrete condividere, magari con un blog, la vostra passione con i vostri amici.

mercoledì 4 aprile 2007

Paella de Pescado

Questa ricetta proviene dalla meravigliosa città di Granada, dalla voce di Doña María José, un'adorabile signora che ha ospitato la sottoscritta per 4 calde settimane fra le mura accoglienti della sua casa deliziandomi con i suoi manicaretti. Ricordo ancora quando Rafa, il figlio maggiore, mi ripeteva: La paella tiene que reposar... e metteva un panno sulla pentola per poi lasciarla riposare, appunto, per 10 minuti, mentre noi tutti già aspettavamo seduti la nostra parte, con l'acquolina in bocca (o meglio... la boca agua!).

Da quando sono tornata da quel viaggio, con la ricetta in valigia, la paella granadina di María José è diventata un "classico" per le cene con gli amici, e tutti hanno imparato (credo e spero) ad apprezzarla.

Prima di tutto dovete munirvi della pentola adatta. Io ho cercato di trovarla e acquistarla in Spagna, ma alla fine non ho trovato quello che cercavo e così l'abbiamo comprata qui in Italia. L'importante comunque è che la pentola sia larga e non troppo alta. Se il riso si attacca un po' sul fondo MEGLIO, quella è la parte migliore!

Ora passo la parola a LittleDrag perchè lui è il mago del pesce, e quindi è lui ad essersi specializzato nella realizzazione di questa ricetta (diventando così el Rey de la Paella!)

Ecco gli INGREDIENTI (per circa 6 persone):

500gr cozze
500gr vongole
500gr gamberi
6 gamberoni
500gr calamari
500gr pescatrice (o coda di rospo)
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
200gr piselli
2 bustine di zafferano
prezzemolo
sale
1 cipolla grossa
2 spicchi d'aglio
200gr pomodori pelati
500gr di riso (ci sono delle varietà adatte, basta cercare al super!)

Costo stimato: circa 70 euro
Tempo di preparazione: 3h

Consiglio di pulire e preparare prima tutto il pesce, quindi:
- preparare le cozze e le vongole facendole aprire in una casseruola (conservare e filtrare l'acqua che nel frattempo hanno prodotto) lasciandone circa un terzo con il loro guscio;


- pulire i gamberi e conservare le teste che serviranno poi per prepare un brodino (lasciarlo cuocere più o meno 20min);


- pulire la pescatrice e i calamari e tagliare a pezzettoni grandi la prima, a listarelle i secondi.


Preparare in padella un soffritto con abbondante cipolla, aglio e olio (per chi apprezza anche un po' di peperoncino). Aggiungere i peperoni tagliati a listerelle molto sottili.


Non appena si sono "ammorbiditi" i peperoni, aggiungere la pescatrice e i calamari. Sfumate con un po' di vino bianco, assaggiandone un mezzo bicchiere che mette il buonumore necessario per la preparazione di una buona paella. A questo punto aggiungere un paio di cucchiai grandi di pomodoro a seconda del rosso che volete ottenere. Lasciar cuocere per circa 7/8 minuti a fiamma alta.


Aggiungere il riso (contando a quanti bicchieri corrisponde) e subito dopo il brodo che avete preparato con le teste dei gamberi e quello prodotto dalle vongole in quantità doppia rispetto al numero dei bicchieri di riso (es. 4 bicchieri di riso = 8 bicchieri di brodo). Se il brodo del pesce non dovesse bastare integrate con del brodo vegetale. Sciogliete lo zafferano in un bicchiere con del brodo e versatelo in padella.
A questo punto mescolare tutto bene con molta calma e far cuocere a fiamma abbastanza alta per circa 20min finchè tutto il brodo viene assorbito.
Verso la fine (6/7 min prima della fine dei 20min) aggiungere le cozze, le vongole, i gamberi e i piselli mescolando un po' e quando mancano 4/5 minuti i gamberoni da posizionare sopra tutto il resto in modo che possano fare bella mostra di sè (se riuscite a trovarli visto che è un'impresa e costano l'ira di Dio!).


Durante l'ultimo minuto di cottura coprite tutto con una bella spolverata di prezzemolo fresco tritato. Coprire la paella con un panno da cucina inumidito (come diceva Rafa) e lasciar riposare per circa 5 minuti. Portare in tavola e raccogliere i complimenti dei fortunati presenti.


Si può accompagnare ovviamente con sangria oppure se volete usare un vino italiano potete optare per un vino rosè: io apprezzo tanto il rosè di Alghero di Sella&Mosca (lo trovate facilmente, di sicuro alla Coop).

Solitamente cuciniamo la paella di solo pesce, ma ultimamente abbiamo provato ad aggiungere dei pezzettoni di pollo e della salsiccia al posto della pescatrice...... e la variante è stata molto apprezzata.

BUON APPETITO!!!