giovedì 20 settembre 2007

Sfida dei libri non letti

Dato che LittleDrag si è iscritto a una sfida "di corsa", per non essere da meno, aderisco anch'io a una sfida, la Sfida dei libri non letti :)






Ecco i punti chiave della sfida:


"Ripropongo pari passo la Sfida dei libri non letti. Si tratta di quegli autori che avreste sempre voluto leggere, senza mai riuscirci, vuoi perché intimiditi, o privi del tempo necessario, o anche semplicemente troppo impegnati dai libri dei vostri autori preferiti. Bene, se credete sia giunto il momento di affrontare questa sfida, aderite! Le regole sono queste:


1. La sfida avrà luogo da Settembre a Febbraio (inclusi, per un totale di 6 mesi)
2. Dovete scegliere 6 libri, tutti di autori che non avete mai letto prima (per chi è veloce, ovviamente si possono leggere anche più di sei libri!)
3. I sei libri non devono essere necessariamente di sei autori diversi. Potete scegliere anche solo uno o due autori che non conoscete e leggere più di un libro per ognuno di questi.
4. I libri possono essere romanzi, saggi, fantasy, thriller, horror, graphic novels, testi teatrali, raccolte di racconti o racconti lunghi, insomma possono appartenere a qualsiasi genere."


Ed ecco la lista dei libri che ho scelto, di autori che non ho mai letto:


- Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio
- Dance dance dance di Murakami Haruki (CAMBIATO CON A sud del confine, a ovest del sole, sempre di Murakami)
- Parti in fretta e non tornare di Fred Vargas
- Molto forte, incredibilmente vicino di Foer
- Trilogia della città di K di Agota Kristof
- Il profumo di Patrick Süskind (lo devo leggere da una vita!!!)


Riserve:
- Ada o ardore di Vladimir Nabokov
- Solo pane di Judi Hendricks (nonostante il blog di cucina non ho mai letto un libro che tratti di cibo... devo assolutamente rimediare!)


..... ce la posso fare!!!!!!

martedì 18 settembre 2007

Pasta con Radicchio e Patate

In questi giorni ho proprio voglia di radicchio, quindi ho deciso di inserire una delle mie ricette preferite con questo ortaggio. A me il radicchio piace solo cotto, stufato, grigliato, …. ma non in insalata! Avete visto che esiste qualcosa che non mi piace??? :)

INGREDIENTI:

pasta (tipo maccheroni) (ma anche le rotelle ci stanno che è una meraviglia!)
patate (1 patata media a testa)
radicchio (un cespo per 2/3 persone)
1 scalogno
vino bianco
olio, sale e pepe


Sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a cubetti. Mettere sul fuoco una pentola con dell’acqua in cui vanno immerse le patate (subito, non quando l’acqua bolle).
Tagliare il radicchio a striscioline, lavarlo e asciugarlo. In una padella soffriggere lo scalogno con dell'olio e in seguito aggiungere il radicchio. Bagnare con un goccio di vino bianco e farlo appassire per qualche minuto, salare e pepare.
Quando l’acqua ha raggiunto il punto di ebollizione, buttare la pasta. Una volta cotta, scolare pasta e patate e versarle nella padella con il radicchio. Saltare la pasta a fiamma vivace per qualche minuto, girando di frequente. Servire bollente, e aggiungere eventualmente un goccio d’olio fuori dal fuoco.

Variante: si può usare della pancetta, saltandola in padella con olio e scalogno prima di aggiungere il radicchio. La ricetta così è più saporita, ma un pochino più pesante!

Suggerimento: secondo me questa ricetta è più sfiziosa se si usa della pasta integrale, o di farro, o di kamut. Il sapore un po’ “amarognolo” di questi tipi di pasta si sposa bene con quello del radicchio! Provare per credere! :)

mercoledì 5 settembre 2007

Sushi.... un'invenzione pugliese!!

Chi ha detto che i primi a mangiare pesce crudo sono stati i giapponesi?? La tradizione pugliese di mangiare pesce crudo è secolare.... e chi di voi ha origini pugliesi o conosce qualcuno sa che non è difficile imbattersi in buongustai che in un batter d'occhio risucchiano nelle loro fauci ad esempio i famosi "cannolicchi".

Ma veniamo al dunque.... inauguriamo il nostro angolo delle recensioni dei ristoranti e locali affini che ci hanno impressionato.
Cercheremo di dare la nostra valutazione da amanti della cucina ma senza tecnicismi (non ne saremmo neanche in grado).

Il ristorante che abbiamo apprezzatto tantissimo durante queste vacanze è situato in un paesino, Botrugno, nel cuore del Salento, a circa 10 minuti da Maglie e circa una ventina da Otranto.

Visualizzazione ingrandita della mappa

Come lo abbiamo scoperto? Visti i 1150 km che abbiamo dovuto percorrere da Milano per arrivare in Salento la radio si rivela sempre una buona compagnia, e avendo viaggiato di sabato, una delle trasmissioni che preferiamo è "Il Gastronauta" su Radio24, che ovviamente tratta di temi cultural-gastronomici. A un certo punto nella trasmissione di quel sabato il conduttore (il mitico Paolini) chiama i suoi 007 inviati nella penisola per indicare ognuno tre posti meritevoli di menzione.... uno di questi era inviato nel Salento.
"Guarda il caso!" ci siamo detti.... e abbiamo memorizzato il nome del ristorante (a dire il vero abbiamo capito solo Locanda.. il resto lo hanno fatto i tre euri..e dico tre.. spesi per chiamare 892424 e recuperare nome e numero di telefono).

Il nome del ristorante è LA LOCANDA DEI CAMINI ed è situato nella via principale del paese. Non è difficile parcheggiare nelle vicinanze neanche nella settimana di ferragosto quindi per questo non si hanno problemi.
Visto il periodo non è consigliabile, ma obbligatorio, prenotare, a meno che non si voglia mangiare all'ora "pugliese" che è intorno alle 23 :)

Entrando si accede a una delle sale che immagino in inverno sia piena di clienti, ma essendo estate, la clientela si sposta in un bel giardino, molto curato, all'esterno.
La prima cosa che si nota è che in un angolo del giardino c'è uno spazio particolare.... un piccolo gazebo rialzato in muratura (come un piccolo tempio) in cui la privacy è garantita grazie a delle tende orientaleggianti azzurre con al centro un tavolo per 4/6 persone e che credo proprio vada esplicitamente prenotato. Nelle nostre due visite è sempre stato occupato da coppie (assicuriamo che si fa un figurone con la propria compagna) più o meno segrete non si sa.

Ma veniamo al sodo. La prima volta che ci siamo andati siamo stati ben accolti dai camerieri che ci hanno fatto accomodare. In un batter d'occhio siamo stati circondati da dei carrellini in cui faceva bella mostra di sè il pesce destinato a deliziare le papille gustative degli avventori.... aragoste di gallipoli vive, gamberi rossi, scorfani, saraghi... ogni ben di Dio... e ovviamente tutto freschissimo. Abbiamo abbozzato una lettura del menu ma il cameriere ci ha letteralmente storditi elencando tutti i primi e secondi che potevano essere realizzati con il pesce che era in bella mostra sui carrelli.... la nostra resistenza è stata vana.... e abbiamo scelto (o meglio ha scelto) in un nanosecondo il nostro menu della serata..... bavette allo scorfano e linguine ai gamberi rossi come primi, sarago alla griglia e fritto misto come secondi. Un po' sconcertati siamo rimasti in attesa della nostra cena..... e a conti fatti dobbiamo ammettere che è stato un successone.
I piatti erano molto semplici e cucinati benissimo (il pesce fresco deve cuocere il meno possibile)... e va da sè che ci siamo letteralmente "leccati i baffi".
Lo scorfano è un pesce molto delicato e l'abbinamento con i pomodorini e la pasta è una delizia per il palato. Anche le linguine con i gamberi erano molto invitanti.... e Tolletta ha apprezzato molto.
Il vino che abbiamo scelto, naturalmente locale, è stato un rosè che si chiama Myere (parola dialettale salentina che vuol dire vino) ma purtroppo non ricordo la cantina.
Abbiamo finito con un dolcetto... caffè e ammazzacaffè. Da sottolineare che la cena è stata accompagnata dal pane fatto in casa con le verdure fresche.. in particolare buonissimo quello con le melanzane.
Le sorprese della serata non sono finite qua... a un certo punto al tavolo vicino al nostro arriva quello che poi abbiamo scoperto essere il titolare, spingendo un carrellino......meraviglia delle meraviglie.... con un affilatissimo coltello di ceramica preparava del pesce crudo per i clienti che, diversamente da noi, conoscevano questa usanza e questa passione del titolare che, abbiamo poi scoperto, ormai è quasi una condanna visto che tutti richiedono le sue prestazioni.

Ormai sazi abbiamo subito capito che dovevamo ritornarci..... ma prima di raccontarvi la seconda "puntata" vi dico quale è stata la nostra spesa.
Non faccio paragoni o raffronti con una potenziale cena simile a Milano.... non è il caso.. ma in totale abbiamo speso 80 euro. Voi direte non pochi..... vero... ma per quantità, qualità e cortesia vi assicuriamo che sono pochi.. mettendoci anche il dolce finale.

La seconda volta siamo arrivati preparati..... e subito, dopo aver effettuato la scelta del pesce per la serata che consisteva ancora in un sarago con cui fare le linguine, un trancio di pesce spada (pescato nelle acque locali e di piccola stazza) da fare alla gallipolina (una spolverata di pan grattato e in forno per 3 o 4 minuti) e... finalmente per Tolletta la possibilità di assaggiare le bavette in crosta (piatto citato durante la trasmissione radiofonica che consiste in spaghetti ai frutti di mare fatti cuocere in una terrina di terracotta ricorperta da uno strato di pasta da pizza e poi passato al forno) abbiamo chiesto il pesce crudo.

Siamo stati particolarmente fortunati, perchè bottino della giornata di pesca era stata una razza di tonno, molto piccolo per dimensioni, dalla carne scurissima, quasi nera.
Abbiamo iniziato con l'assaggiare questo tonnetto con delle cipolle di tropea tagliate finissime (ovviamente a mano con il mirabolante coltello di ceramica), siamo passati a dei gamberi rossi, ai gamberetti bianchi e pesce spada accompagnati da zenzero fresco e tartufo.... ho ancora in bocca quei sapori meravigliosi....aaaahhhh.... altro che sushi!!!!

Anche questa volta abbiamo accompagnato il tutto con un vino locale e finito con il caffè.. rinunciando al dolce...... mai strafare :)

Eravamo già pronti alla batosta.... ma alla fine abbiamo speso ancor meno della prima volta.... 78 euro.

Che dire? Più che soddisfatti.... infatti abbiamo pubblicizzato il ristorante ai nostri amici dell'agriturismo e in particolare ai nostri amichetti di Pistoia... che sembra abbiano apprezzato il consiglio e tornati soddisfatti dalla loro spedizione gastronomica.

Una cosa che ci tengo a sottolineare è l'onestà del titolare ma anche dei camerieri.... frutto della passione che ci mettono in quello che fanno: alla richiesta di poter mangiare ricci (i pugliesi ne sono particolarmente golosi) al cliente è stato risposto che quello non è il periodo giusto.. qualcuno li vende.. ma sono quasi del tutto vuoti..... e non bisogna scontentare il cliente... periodo giusto è maggio/giugno..... in cui i ricci sono pieni e buoni..... tenete a mente amici.. e se volete prenotate con noi il volo per andarci la prossima estate :)

Spero che chi capiti da quelli parti raccolga i nostri consigli e soprattutto ci faccia sapere come è andata.

Un saluto dai vostri "gastronauti" (è una fase che usa sempre il buon Paolini)!!

martedì 4 settembre 2007

Estate 2007

Eccoci qua, di nuovo nella Big City. Purtroppo. Quest'anno abbiamo scoperto (beh scoperto, visto il numero di persone che affollava le spiagge direi che in MOLTI hanno scoperto...) il Salento. Mare e paesaggi da favola, clima fantastico (beato venticello.....) e ovviamente buona cucina. Segnalo la masseria dove abbiamo dormito e dove ci hanno deliziato con le loro prelibatezze perchè merita davvero di essere citata: si chiama Masseria Sant'Angelo ed è a Corigliano d'Otranto.
Viste le folle che occupavano spiagge, strade e località di mare, la masseria si è rivelata davvero un piccolo angolo di paradiso, un'oasi di pace direi. La mattina ci davamo la carica con delle marmellate strepitose (quella di fichi era da urlo.... ma anche quella di mandaranci!!) e formaggi e ricotta di capra. LittleDrag si pappava anche un piatto di pomodorini conditi ogni mattina.... eh beh.... doveva accertarsi che l'olio fosse buono.... non poteva certo tirarsi indietro!
Ogni tanto la sera organizzavano delle cene e così si mangiava tutti insieme in allegria :) Si iniziava sempre con un "aperitivo" a base di pittule (frittelline) e vino rosso e poi a seguire tanta tanta verdura, melanzane e pomodori cucinati in tutti i modi, zucche e zucchine, polpette, tanti tanti fichi... e per concludere la serata grandi e piccini si armavano di tamburelli e suonavano la pizzica!

Una sera siamo andati alla Festa della Municeddha (come sono brava, ho imparato anche il dialetto) a Cannole che a quanto pare è superfamosa, c'erano addirittura quelli di Zelig! Devo dire che è stato bello guardare LittleDrag mangiarsi chili e chili di lumachine.... dato che io proprio non riesco a mangiarle :( Va beh, ho mangiucchiato altro, come ad esempio i pezzetti di carne di cavallo, un must in Salento.

E con un'assuefazione di entrambi al caffettino IN ghiaccio (magari con una goccia di latte di mandorla!) la vacanza è finita..... e siamo partiti per altre mete.
Posto un paio di foto:

Sì sì, quello in alto a sinistra è proprio LittleDrag! :)



Dal Salento ci siamo diretti nella verde Irpinia, a casa di LittleDrag. Quella settimana lui ha lavorato, e allora io ho seguito un corso accelerato tenuto da MammaDrag: "Tutto quel che c'è da sapere prima di potersi trasferire definitivamente in campagna". Ovviamente sono arrivata solo alla prima lezione dato il poco tempo a disposizione, ma devo dire che sono soddisfatta visto che ho dato il mio contributo nella preparazione di salsa e pelati e ho fatto anche una collana di peperoncini :)
Ho preso anche lezioni su come preparare le melenzane (sott'olio, con il sugo, con la pasta, arrostite, .......) e per una a cui le melenzane non sono mai piaciute particolarmente.... ma ora mi sono definitivamente ricreduta. I love melanzane!

Poi LittleDrag è tornato definitivamente al lavoro, mentre io sono partita per l'Isola d'Elba con la mia amica Cò (quella della pasta con le telline!) e la mia sorellina. E' stata una vacanza divertentissima (sono stata eletta ufficialmente Pagliaccio della Vacanza... che onore!) che merita una foto ricordo :)


E ora siamo tornati alla cruda realtà, in questa triste città :( meno male che MammaDrag ci ha riempito di cose buone per l'inverno, e che le giornate uggiose fanno venir voglia di sfornare muffin e crostate a me e di sperimentare nuovi piatti a LittleDrag (che infatti stamattina in edicola ha comprato La Cucina Italiana!).

Alla prossima ricetta!!!